Raduno Internazionale Citroën DS XVª edizione
Reggio Emilia – 6 Maggio 2012
La storica Via Emilia fatta costruire dal console romano, Marco Emilio Lepido per collegare in linea retta tutta la regione, si è trasformata in una ipotetica strada della Bretannia dove spiccavano le belle case colorate con balconi affollati dai cittadini reggiani incuriositi d’arrivo di queste ormai strane vetture di oltre cinquant’anni fa.
L’organizzatore Signor Gianni Marchetti in occasione della 15° edizione, ha fortemente voluto il rientro nella Città del Tricolore che ospitò per i primi sei anni (1998 – 2003) l’esposizione nella centrale Piazza della Vittoria. E cosi domenica sei maggio è andata in scena la manifestazione più importante italiana del panorama riservato alle storiche Citroën DS.
La rilevanza di questa kermesse è supportata dal fatto che nel corso dei quindici anni di vita ha sempre avuto un susseguirsi di proposte di grande qualità e diffusione culturale consistente. Sono stati prodotti tre libri fotografici firmati dal Signor Cesare Di Liborio dedicati a questo affascinante modello con scadenza quinquennale e inoltre, con grafiche accattivanti si sono celebrati avvenimenti importanti come il cinquantenario della nascita di questo modello nel 2005 e l’anno seguente si celebrò con un abbinamento culturale azzardato i duecentocinquanta anni della nascita di uno dei più grandi compositori di tutti i tempi Wolfgang Amadeus Mozart.
“Opere, concerti per pianoforte o orchestra, sinfonie, serenate, ecco il parallelo, la Citroën DS è una sinfonia prodotta dall’industria. Il motore tranquillo, morbido, capace di picchi di velocità. La marcia dolce, delicata, rilassante è come l’ascolto di questa magica e meravigliosa musica. Una sinfonia in movimento.” Questo si scrisse nel 2006. Tutti questi momenti relativi alla cultura, associati ogni anno a gadgets di grande spessore, hanno fatto si di rendere l’iniziativa sempre interessante agli occhi dei partecipanti.
La cronaca della giornata della domenica registra quindi una bellissima esposizione di quasi cento vetture storiche Citroën a partite dal sagrato della Chiesa di San Pietro (costruita a partire dal 1586 dal progetto di Giulio della Torre) sino in fondo alla Via Emilia raggiungendo porta San Pietro. Da annotare la gradita presenza, massiccia, in forma ufficiale del SM Club Italia con la partecipazione del suo Presidente il Signor Enrico Vertuani. Scontato il successo che questo affascinante modello ha suscitato nei confronti dei cittadini reggiani richiamati dall’avvenimento ma anche presenti in città; uscendo dalla funzione religiosa o presenti in un noto locare per la colazione o l’aperitivo.
Non bisogna dimenticare “La DS est une œuvre d’art”. Beato chi la possiede. Quest’anno la manifestazione per la prima volta era programmata in forma statica quindi i partecipanti hanno avuto la possibilità di visitare il centro storico o le Sale Storiche della Cavalleria Italiana. (Le “Sale della Cavalleria Italiana”, sono un museo tematico che si sviluppa su cinque vani per una estensione di circa centocinquanta metri quadri, dove sono esposte uniformi storiche dell’Arma di Cavalleria a partire dalla fine del 1800 fino al 1950; i modelli sono oltre cinquanta con il materiale originale dell’epoca; l’esposizione è arricchita da quadri, fotografie, oggettistica, e plastici rievocativi. Di particolare rilevanza è la “Sala Armi” dove sono esposti “simulacri” delle più importanti armi bianche e da fuoco individuali e di squadra che hanno armato il nostro esercito durante i due conflitti mondiali.)
A seguire l’aperitivo di benvenuto al Bar Kioskò, poi tutti si sono recati al vicinissimo Ristorante “Don Papi” locale particolare, ospitato all’interno di vecchi docks (dove si svolgeva nel passato il commercio di una nota ditta di auto ricambi). L’ospitalità è stata curata dal Signor Corrado Catellani che ha servito il pranzo nella migliore tradizione reggiana, superandosi rispetto allo scorso sia per la qualità che per la quantità, con un servizio di livello eccelso.
A conclusione, la consueta bellissima torta, super fotografata, dove si evidenziava l’importante anniversario, e la consegna del libro fotografico “La Déesse Particulière” del fotografo Cesare Di Liborio.
Interessante anche il prologo del sabato rivolto hai partecipanti provenienti dalla Svizzera e dalle località italiane più lontane alla nostra regione. Ritrovo al pomeriggio con visita alla Collezione Maramotti, essa comprende diverse centinaia di opere realizzate dal 1945 ad oggi, di cui oltre duecento in esposizione permanente, che rappresentano in profondità alcune delle principali tendenze artistiche italiane e internazionali degli ultimi cinquant’anni. Di seguito si è poi raggiunto affrontando la ripida strada che si inerpica sul monte Antognano, il Castello delle Carpinete con la visita guidata interessantissima, per poi salire sulla torre da dove si ammirava un panorama suggestivo. Tutto si è poi concluso con la cena nell’accogliente e storico ristorante del borgo dove ci attendeva il noto chef internazionale Silvano Mazzoli, noto per avere gestito il famoso locale londinese 30 Connaught Street e avere cucinato per l’abitazione privata di Tony Blair. Oltre avere annoverato clienti del calibro di Robert Plant (Led Zeppelin), Robbie Williams, Kiera Knightley e la stilista Vivienne Westwood.
L’organizzatore ringrazia l’amministrazione comunale di Reggio Emilia per l’ospitalità, inoltre tutti i vari sostenitori che hanno contribuito al buon esito della manifestazione in particolare il Club Auto Moto d’Epoca Reggiano che da sempre collabora anche con il suo straordinario personale operativo.
E il prossimo anno la svolta, la sedicesima edizione sarà:
“DÉESSE TIME”
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È atterrata un’astronave, o è scesa una Dea
“All’improvviso tutte le altre automobili appaiono antiquate e noiose: questo l’effetto suscitato dalla “DS” sul pubblico, al Grand Palais di Parigi durante il Salon de l’Automobile nel 1955, che assiepa lo stand della Citroën. L’ha disegnata un italiano, Flaminio Bertoni (1903-1964)”. Queste parole sono sempre le stesse che da oltre cinquanta anni si ripetono a significare la straordinaria sensazione che si ebbe quando questa vettura fu presentata. Ma aggiungo, recentemente nel nuovo corso del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino nella parte conclusiva del percorso vi sono una serie di strutture riservate ai più grandi designer del mondo automobilistico a cui sono state poste diverse domande; una di queste è: “INVIDIA, l’auto che avrei voluto progettare”. Ebbene: Walter Maria de Silva, Marcello Gandini, Fabrizio Giugiaro, Giogetto Giugiaro, Leonardo Fioravanti e Aldo Brovarone hanno dichiarato che avrebbero voluto concepire la Citroën DS. Questa è la riprova della eccezionalità del modello di cui parliamo.
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