Ritengo di essere una persona fortunata perché nella mia vita sono riuscito a ottimizzare quelle che sono le mie possibilità.
Ho avuto diverse passioni che forse in età giovanile mi hanno allontanato da insidie e tentazioni; tra cui la musica e la fotografia trasmesse dalla mia famiglia. Ancora adesso la prima è per la mia vita fondamentale anche se a volte il tempo a disposizione non mi permette un ascolto attento e completo.
Ma da bambino, visto che le automobili mi sono sempre piaciute, ammiravo questa strana vettura.
Forma inusuale, movimento particolare appena messa in moto, in autostrada staccata da terra quasi sospesa, sicuramente elegante.
Un solo problema: avrei mai potuto permettermela?
Bene, non vi racconto tutta la storia, perché sarebbe troppo lungo, né le varie trattative famigliari per acquistarla. Sta di fatto che all’inizio del 1981 comprai la mia prima DS. Avevo 23 anni. Successivamente sono arrivate le altre due. Io sono una delle poche persone che usa questa vettura per i suoi spostamenti, sempre; non possiedo vetture moderne.
Allo scadere del decimo anno mi è stato chiesto di raccontare la storia del raduno (che potete leggere nel testo seguente).
In ogni caso la motivazione che fa scattare tutto è molto semplice; la passione verso questo modello di auto. Negli anni di organizzazione ho sicuramente avuto il massimo delle soddisfazioni, qualche amarezza, nuove conoscenze e diverse amicizie.
Devo ringraziare una persona che mi è sempre stata a fianco, amico di vecchia data, mi ha insegnato diverse cose, mi ha permesso di presentarmi con una grafica elegante e accattivante, ma soprattutto siamo riusciti a pubblicare tre splendidi libri fotografici in bianco e nero: Cesare Di Liborio.
Tutto il resto lo potete leggere nelle mie recensioni, visitare il sito internet o partecipare all’iniziativa di Reggio Emilia che per un giorno all’anno vuole essere come un compleanno per questa affascinante auto.
Gianni Marchetti
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